Guida Osterie d’Italia 2015 dell Slow Food Italia.

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Castello Monaci
C/da Monaci
73015 San Pancrazio Salentino (Br)
Tel. 0831 666071
www. castello monaci.it

SlowFood Italia & Slow Food Editore
Presentazione Guida Osterie d’Italia 2015
13 Ottobre 2014

Era la prima volta che partecipavo alla presentazione della guida delle Osterie da parte dello Slowfood, sarà stato (forse) perché era il 25° anno, sarà stato per quello che non so e non mi importa di sapere, ma è stata una manifestazione bellissima. In un posto fantastico, con un’organizzazione impeccabile, il tutto per fare in modo che la festa riuscisse in maniera impeccabile. Così è stato, l’arrivo dei premiati e degli ospiti è avvenuto in maniera tranquilla, nonostante i disagi dei voli causati dalla nebbia a Brindisi. Qui la giornata era comunque bellissima, con una temperatura perfetta e un vento tiepido che ogni tanto allietava i presenti. L’organizzazione ha previsto una buonissima colazione ed una visita alla cantina e al Museo del vino. La presentazione e la premiazione è avvenuta in un ampio salone di questa cantina dove la maggior parte dei presenti erano comodamente seduti. Una presentazione con discorsi brevi che non ha mai annoiato, per poi passare alla premiazione regione per regione. In tutto questo ho visto l’affiatamento che c’è tra i cuochi delle osterie di ogni dove a prescindere dalla regione. Dopo la premiazione, si è passati nei giardini del castello, in un percorso che ci ha fatto passare accanto ad una piccola parte delle vigne, dove l’uva era stata appena raccolta. Le vigne sono risultate perfette. L’entrata è avvenuta davanti al castello, in un lato dei giardini dove arrivava la musica di un gruppo che suonava canzoni popolari, tra cui pizzica e taranta. Davanti a loro diversi tavoli con formaggi, pomodori, vini bianchi, spumanti, piatti caldi tra i quali uno fantastico cucinato dall’Osteria Fossa del Grano a San Severo. Il piatto era il seguente: Terrina di baccalà con boraggine in panna fresca. Un piatto buonissimo che spero un giorno poter assaggiare ancora. Quando tutto sembrava finito, mi sono chiesto: “perché solo vini bianchi?”. A quel punto ho capito che non era invece finita la festa. Ho iniziato infatti a vedere alcune persone dirigersi all’interno del castello e la sorpresa è stata di vedere un salone apparecchiato perfettamente, con ai propri lati altri due saloni pronti per otto piatti cucinati da altrettante osterie premiate con la chiocciolina. Oltre ai piatti c’erano altri due tavoli con i vini bianchi, rosati e rossi di Castello Monaci. Di questi otto piatti, quelli che mi hanno colpito di più sono state una pasta e una zuppa. La prima, una pasta strepitosa CICERI E TRIA, cucinata dalla Cucina Casareccia Le Zie a Lecce. L’altra, una zuppa di cicerchie della Murgia con funghi carboncelli e ciocoriette selvatiche che si poteva abbinare mettendo sopra pomodori secchi e pane tostato. Personalmente ci ho messo anche un formaggio e l’olio del padre del cuoco dell’Osteria Masseria Barbera a Minervino Murge (Bt). Tutto era perfetto e il mio palato ha richiesto il bis, arricchito da cardoncelli in abbondanza. Un piacere incredibile. I vini hanno accompagnato il tutto con piacere. Tra i miei preferiti, il primitivo Piluna 2013, di una bevibilità incredibile, che ho potuto abbinare benissimo con tutti i piatti. Degli altri piatti, nemmeno uno che non andava. Anche il servizio è risultato impeccabile. Quando tutto sembrava finire è ripartita la musica dello stesso gruppo in un altro giardino, anche lì oltre ai gazebi pieni di dolci, ho trovato il vino top dell’azienda ARTAS sempre da primitivo. Lo hanno messo dietro ad un banco di cioccolata, forse per farne bere di meno. Siccome era buono, è andato bene anche con la cioccolata. Infine il loro passito, un amaro ed il caffè. La musica e i balli non si sono fermati mai, in un ambiente sereno e bellissimo. Con i saluti, le ultime foto ed i complimenti al cantante del gruppo è finita una manifestazione che ricorderò come tra le più belle in cui io abbia mai partecipato. Complimenti allo SlowFood Italia, allo SlowFood Puglia, a Castello Monaci e a tutti quelli che hanno partecipato all’organizzazione. Cosa dire della guida? Di solito non è la mia guida, ma leggendola mi sono accorto che molte chioccioline sono tra i ristoranti cheho vitato o che desidero visitare. Come è successo il giorno dopo, mettendo alla prova la guida e andando a visitare l’Osteria che aveva preparato quella stupenda pasta con i ceci di cui prima parlavo. Il pranzo mi è piaciuto assai e non solo per la zuppa. Da oggi quindi promesso che terrò questa guida maggiormente in conto, anche perché i premiati sono davvero molto simpatici.

Pasquale Pace
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