Ecco il mio TerroirMarche 2019 Festival 3 giorni di Vignaioli Bio ad Ancona con i miei migliori assaggi

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TerroirMarche 2019 Festival 
3 giorni di Vignaioli Bio
16-18 novembre 2019
Mole Vanvitelliana
Ancona
www.terroirmarche.com 
www.ilgourmeterrante.it 
www.vinointorno.it
www.codivin.com
www.cantinaconforme.it 

Consorzio Terroir Marche V edizione, 19 aziende bio, circa 110 vini, degustati tutti.
Altri 16 vini tra Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Germania.
Una due giorni molto intensa e interessante. Tra le cose più belle che mi porto dietro è la grande collaborazione e affiatamento che c’è tra i produttori, tutto ciò ha permesso l’ottima riuscita dell’evento.
I locali in cui si è svolto la manifestazione mi sono piaciuti tanto. In Italia quando si vogliono fare le cose per bene, siamo molto bravi, dico questo, senza sapere nessun retroscena che ci potrebbe essere nella ristrutturazione della Mole Vanvitelliana.
Ogni spazio ha un suo perché, fino alla conclusione, c’è un altro giorno di degustazioni, io sono ripartito, nello splendido auditorium dove si è svolto un simpaticissimo spettacolo da parte di Franco Arminio, coadiuvato da un sempre validissimo Giampaolo Gravina.
Il coinvolgimento del pubblico da parte dell’autore è stato sempre opportuno e 
divertente.
Il tutto è iniziato con una degustazione dal nome: Le Marche tra biologico e biodinamico, diversità è ricchezza.
Lab a cura di Monty Waldin, Decanter, Italian Wine Podcast, Oxford Companion to Wine.
Un inizio di buona e ottima fattura. Dopo l’assaggio di 10 vini bianchi, 3 vini rossi e uno spumante, la mia media valutativa è di 87,21, chi mi conosce sa che sono parco e non mi sbilancio tanto. Questo mi fa affermare che questi vini mi sono piaciuti tanto.
La seconda degustazione è stata: Alla scoperta dei vignaioli artigiani di Friuli Venezia Giulia e Slovenia. Lab a cura di Fabio Giavedoni, curatore della guida vini di Slow Wine. Otto vini, tra questi due vini che mi piacciono tantissimo.
Il primo giorno si è concluso con un dibattito dal nome: Terroir, bene comune. Agri-cultura nel rispetto di ambiente e paesaggio.
Il secondo giorno ci sono stati i banchi di assaggio di cui vi ho parlato sopra. Con molta simpatia e compiacimento ho accettato di svolgere un mini lab, ho scelto sei vini, di questi, quattro sono tra i miei migliori assaggi, una mezz’ora divertente in cui ho descritto le sensazioni e le emozioni che mi hanno dato questi vini.

Alla conclusione di ciò, ecco i miei 6 migliori assaggi. Sono 4 bianchi e due rossi. Eccoli con le mie sensazioni ed emozioni.

 

  1. Azienda Agricola La Distesa di Corrado Dottori in Cupramontana (An) – Terre Silvate Marche bianco IGT Vendemmia 2018. Da uve verdicchio 95% il resto 5% da trebbiano e malvasia. Solo acciaio, fermentazioni con lieviti indigeni, degustato sia come primo vino durante la prima degustazione e poi il giorno dopo. Dai primi profumi ho capito di stare davanti a un ottimo vino. Subito la voglia di degustarlo e riassaggiarlo durante l’intera degustazione guidata, una bocca piena e lunga, sapori di bontà e bevibilità piacevolissima, quando arriva una piccola acidità ti da ancora più il piacere di stare davanti a un vino che un inno alla naturalità. Corrado ha sempre creduto in ciò che fa e sta sempre di più raccogliendo i frutti del suo lavoro. Terre Silvate mi è ancora piaciuto di più il giorno dopo. Tra i quattro vini in degustazione mi è piaciuto tanto anche il suo Le Derive 2015. Con piacere ho comprato il suo secondo libro che ho iniziato a leggere.
  2. La Marca di San Michele in Cupramontana (An) – PassoLento 2016 Castello di Jesi Verdicchio Riserva DOCG Vino Biologico Organic Wine, 100% Verdicchio, matura in grandi botti di rovere.
    Era da tanto che non lo sentivo, è un vino che va a ruba, quando incontro Daniela o Alessandro nelle degustazioni, mi dicono sempre: “è finito e la nuova annata deve ancora uscire”. Aimè, purtroppo non sono mai stato in azienda. Ecco le sensazioni grandi che ho provato oggi davanti a questo ottimo PassoLento 2016, i profumi sono arrivati come una carezza a due mani, il vino ha avvolto tutto il mio olfatto in maniera intensissima, profumi di vera classe e finezza, in bocca un vino stupendo, sono andato via con il bicchiere, mi sono seduto e ho goduto fino alla fine di un vino OTTIMOOOOOOOO! Non da meno gli altri vini dell’azienda.
  3. Pantaleone in Ascoli Piceno – Onirocep 2018, 100% Pecorino, DOC Falerio Pecorino. Questo è uno dei mie vini preferiti dell’intero panorama vitivinicolo italiano, è un bianco… è un grandissimo vino. Quest’anno ho avuto il piacere di andare a visitare l’azienda e ho avuto l’onore di fare una verticale dell’Onirocep di otto anni. Il tutto è stato raccontato qui: http://www.ilgourmeterrante.it/sito/visitare-aziende-e-sempre-bello-oggi-e-stato-bello-assai/.
    Questo 2018 lo degusto e bevo dai primi di febbraio, in anteprima, ogni volta è stata una conferma, ogni volta una bevuta da ricordare, ogni volta lo consiglio a tutti, ogni volta chi è con me ne resta affascinato.
  4. Azienda Agricola Fiorano in Cossignano (AP) – Giulia Erminia 2017 Marche Bianco IGT Vino Biologico. Da uve Pecorino 100%, fermenta in tonneaux di rovere francese con i propri lieviti indigeni selezionati, matura sui lieviti per 12 mesi in tonneaux e poi circa otto mesi di bottiglia.
    Un vino che non conoscevo, dal bicchiere sono fuoriusciti dei profumi che me lo hanno fatto paragonare a un grande vino italiano, un vino che se avessi i soldi ogni anno ne comprerei un legno da sei bottiglie, l’ho detto subito al produttore, ne è rimasto inorgoglito, io invece sono rimasto catturato dai profumi e dalla buonissima beva… ottima beva. Durante la giornata lo sono andato a risentire in varie occasioni, per avere la certezza di non aver preso un abbaglio, ogni volta è stato sempre più buono. Infine l’ho scelto per il mio mini Lab e le dodici persone che erano con me mi hanno ringraziato per averglielo fatto conoscere e degustare. Un vino che seguirò, un vino che risentirò molto presto, e chissà che la mia richiesta non si esaudisca. Complimenti a voi per un vino che matura in legno e il legno gli da tanta classe. Mi è piaciuto tantissimo.
  5. La Valle del Sole in Offida (AP) – Offida Rosso DOC Vendemmia 2015, da uve Montepulciano 100%.
    Cemento, botte grande da 24 ettolitri, poi bottiglia, ogni anno un tempo diverso. Conosco questa azienda da diverso tempo, lo ammetto mi sono sempre più piaciuti i loro bianchi, oggi ecco la sorpresa, in vino rosso di quattro anni, nei miei ricordi un vino sbandante, mai definito, oggi? Dal bicchiere mi sono arrivate sensazioni di piacevolezza, di un piacere definito che si è ripetuto impeccabilmente alla beva. Un vino piacevolissimo, l’ho portato anche nel mio mini Lab, le dodici persone che erano con me lo hanno apprezzato e goduto, lo abbiamo degustato ancora per avere la conferma di stare davanti aun’ottima sorpresa. Complimenti ad Alessia Di Nicolò e alla sua famiglia per avermi sorpreso ed emozionato.
  6. Aurora in Offida (AP) – Barricadiero 2016 Offida Rosso DOCG, da uve Montepulciano 100%, matura in barrique, sul banco di assaggio c’erano due annate, la 2015 e questa ottima 2016, vino che non ricordo se ancora deve uscire, se deve o se è già uscito, cercate di procurarvelo, un vino ottimo già da oggi e lo sarà per tanti anni ancora. Conosco questo vino da tantissimi anni, l’ho anche comprato diversi anni fa, a volte aveva qualche piccolo difetto, a volte come oggi era buonissimo, mi piacerebbe degustarne annate vecchie, perché sono sicuro che è un vino che regge benissimo il tempo, per questo 2016 ne comprerei una cassa per berlo e per conservarlo. Un altro ottimo vino degustato durante TerroirMarche 2019.

Finisco così il racconto e le emozioni di due giorni molto interessanti. Grazie a chi mi ha invitato, da parte mia tantissimi complimenti alla 19 aziende partecipanti al TerroirMarche e a tutti quelli che vi hanno aiutato nell’organizzazione del vostro evento. 

Pasquale Pace
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