Is Arutas spiaggia – Sardegna

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Is Arutas

Nei pressi di Cabras (Or)

03 Agosto 2015

Quando ho visto le foto di Is Arutas ho detto subito qui ci dovrò andare. Poi ho sentito parlare di quarzo, di piccoli sassolini, di sabbia bianca, io sono convinto delle cose solo quando le ho provate Oggi qui sono andato. Da quando sono partito ho sperato che il mare non fosse mosso. Non so se qualcuno mi ha ascoltato. Arrivato al cartello sono andato un pò più avanti ma non era lì il posto. Troppo breve il bianco dell’acqua con l’inizio degli scogli. Quando arrivo in posti così belli la mia mente i miei piedi si agitano, vorrei fare tante cose. La spiaggia si trova a metà strada da Tharros e Putzu Idu, nella penisola del Sinis. Si passa nei pressi di Cabras affiancando gli stagni, dove se si ha fortuna si vedono i fenicotteri rosa. A un bivio le indicazioni per un camping e per Is Arutas, se si sbaglia si va più avanti e si arriva a due parcheggi con due chioschi enormi. La maggior parte delle persone pensa che sia quella solo Is Arutas, li c’è gente, consiglio di andare a sinistra e guidare su una strada sterrata ancora per un po’. Si arriva a degli scogli color nocciola ed è li che lo spettacolo del mare e del quarzo da l’effetto migliore. Per non farmi mancare nulla vado leggermente più avanti per vedere dove è lo spazio maggiore senza gli scogli scuri. Mi fermo a metà, il primo bagno è d’obbligo. Mi asciugo, mi scruto bene la zona e inizio a camminare per arrivare agli scogli. E’ bellissimo anche se faticoso camminare su questi piccoli quarzi bianchi. Arrivo fin sopra gli scogli, sono scalzo, non importa se ogni tanto mi piego per le punte di certi sassi, è troppo l’entusiasmo di vedere quell’acqua splendida sotto di me che aspetta solo il mio desiderio di tuffarmi. Scendo giù, qui la spiaggia è di color oro, trovo uno scoglio a forma di trono, decido che è li che lascerò il cellulare, gli occhiali e la maglietta. Davanti a me mi trovo un’acqua bellissima. Mi tuffo immediatamente, nuoto, faccio capriole, faccio il morto a galla (rivalutiamo il morto a galla) ci sono al massimo cinque persone in acqua. Un bagno bellissimo, un bagno appagante, non uscirei mai. Ma lo scoglio, il sole mi chiama, adoro asciugarmi al sole con l’acqua che mi bagna i piedi. La pelle sembra che prenda energia, il silenzio ti avvolge, sono momenti che resteranno indelebili nei ricordi. A un altro bagno non si può rinunciare, la mia rana, il mio dorso e via in quest’acqua fantastica. Il tempo vola e Is Arutas resterà tra i bagni più belli di sempre. Nessuna foto potrà essere bella quanto la realtà. Sardegna non hai eguali, un’altra spiaggia sognata è nei mie ricordi.

 

Pasquale Pace
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